<<Fano>>
Fu  un importante centro romano, conosciuto come Fanum Fortunae, nome che rimanda al "Tempio della Fortuna", probabilmente eretto a testimonianza della battaglia del Metauro: era l'anno 207 a.C. e le legioni romane sbaragliarono l'esercito del generale cartaginese Asdrubale.
Cesare Ottaviano Augusto dota la città di imponenti mura di cinta.
Fano è famosa anche per il suo Carnevale, il più antico d'Italia.
<< Pesaro. Le origini della città risalgono all'età del ferro, quando Pesaro era un villaggio piceno. Il nome della città, in latino Pisaurum, secondo alcuni deriva dal vecchio nome del fiume Foglia (Isaurus o Pisaurus).
<< Gradara. La sua storia è legata alle vicissitudini del suo castello, soggetto nei secoli al dominio delle famiglie Malatesta, Sforza, Della Rovere e dei Mosca. Secondo la leggenda, in esso trovarono la morte Paolo Malatesta e Francesca da Polenta, uccisi per gelosia da Gianciotto Malatesta.
<< Fossombrone, a 164 miglia da Roma, conobbe un periodo di splendore in epoca imperiale. Plinio il Vecchio (II secolo d.C.) nella sua Naturalis historia chiama i suoi abitanti Forosempronienses. L'antica città fu devastata dai Goti guidati da Alarico, in transito verso Roma nel 409 d.C.
<< Fermignano secondo la leggenda fu fondata da Firmidio, comandante legionario romano, nel 200 a.C. e la città venne appunto chiamata Firmidianus.
Nel 207 a.C. fu combattuta nella vicina piana di San Silvestro la battaglia del Metauro.

<< Barchi fu castello fin dal XII secolo, fece parte del Comune di Fano, quindi del Vicariato di cui seguì le sorti passando dal dominio dei Malatesti ai Della Rovere fino al 1631. Nel XVI secolo Barchi entrò a far parte dello stato pontificio.
<< Urbino vanta origini antichissime, testimoniate dai ritrovamenti di materiale archeologico risalente al IV secolo a.C. Periodo di maggior splendore nel corso del Rinascimanto, favorito dalla presenza della famiglia dei Montefeltro.
<< Acqualagna è definita a livello nazionale, la Capitale del Tartufo, vista la sua importanza riconosciuta durante tutto l’anno per i vari eventi dedicati e per la tradizione plurisecolare di ricerca, produzione e commercializzazione del tubero più famoso di tutti i tempi.
<< Cagli, molte sono le cose da vedere: abbazie, monumenti, chiese del medioevo, ma anche splendidi palazzi che nascondono ampi giardini ed antichi chiostri. Tutto questo e molto altro ancora.
<< San Marino, è situato al confine tra la provincia di Rimini e quella di Pesaro.
Dal 2008 il centro storico della Città di San Marino e il monte Titano sono stati inseriti dall'UNESCO tra i patrimoni dell'umanità in quanto "testimonianza della continuità di una repubblica libera fin dal XIII secolo.
<< San Leo. Il Forte Rinascimentale  domina dall'alto il borgo abitato sfoggiando il suo splendore architettonico che ne fa una delle più celebrate testimonianze di arte militare, in una cornice di storia e di arte tra le più belle d'Italia.
<< Senigallia Distesa lungo il mare alla foce del fiume Misa, Senigallia venne fondata nel IV secolo a.C. dai Galli Senoni e fu la prima colonia romana lungo la sponda adriatica.
Importante centro in età Imperiale, la città venne saccheggiata nel 400 d.C. da Alarico, ma presto risorse.
<< Corinaldo è un bellissimo borgo medievale, situato in provincia di Ancona, inserito già da molto tempo nell’elenco dei borghi più belli d’Italia.
il suo nome deriverebbe dalla frase “curre in altum”, riferita ai sopravvissuti delle aggressioni dei barbari ed avere un’origine longobarda.
<< Ancona. Affacciata sul mar Adriatico, possiede uno dei maggiori porti italiani. Città d'arte ricca di monumenti e con 2.400 anni di storia, è uno dei principali centri economici della regione, oltre che suo principale centro urbano per dimensioni e popolazione.
<< Ostra Vetere ha assunto l'attuale denominazione il 19 marzo 1882 con regio decreto. In precedenza si chiamava Montenovo; la prima attestazione di questo toponimo risale al XII secolo.
In località "Le Muracce" di Pongelli, si trovano le rovine dell'antica città romana di Ostra. Il sito archeologico è oggetto di indagine archeologica.

<< la Riserva della Gola del Furlo >> è un autentico paradiso, attraversato dal fiume Candigliano che si insinua tra le imponenti pareti rocciose della magnifica Gola del Furlo, dove la suggestione del paesaggio si unisce a una prodigiosa ricchezza naturalistica.
Questo territorio ha una straordinaria importanza dal punto di vista paesaggistico, geologico, geomorfologico, paleontologico, floristico e faunistico.
La conquista del Furlo da parte dei Romani avvenne nel 295 a.C.Il luogo divenne un passo molto transitato e Flavio Vespasiano vi fece scavare una nuova galleria (tuttora aperta al traffico), i cui lavori terminarono nel 76 dopo Cristo.
<< Le Grotte di Frasassi sono delle grotte carsiche sotterranee che si trovano all’interno del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi nel comune di Genga, in provincia di Ancona. La scoperta delle Grotte di Frasassi risale al 25 settembre 1971.
<< Il Parco Regionale Naturale del Conero è un palcoscenico di rara bellezza che comprende un tratto di costa e un'ampia fascia collinare, caratterizzato da scorci panoramici unici e da una storia antichissima. Un'area che comprende i comuni di Ancona, Camerano, Numana e Sirolo.
<< Loreto, cuore della spiritualità marchigiana in provincia di Ancona, rappresenta da sempre un importante crocevia religioso e culturale legato al culto mariano e il santuario accoglie circa 4 milioni di visitatori ogni anno richiamando anche moltissimi giovani. Un’esperienza spirituale ed emotiva davvero straordinaria!
<< Assisi, città di San Francesco e di Santa Chiara, nella quale spendere tempo per visitarne le bellezze architettoniche, inclusa la discesa a Santa Maria degli Angeli, che include la Porziuncola di Francescana memoria.
<< Gubbio, città famosa per il Lupo di San Francesco, per la “Fontana dei Matti” (ma non vi fate vedere dagli Eugubini mentre fate i fatidici tre giri intorno ad essa) e per il Don Matteo della omonima serie televisiva.
<< Spoleto è una delle città più antiche dell'Umbria vantando oltre 2500 anni di storia. Suoi fondatori furono gli Unni ma la fortuna per la città arrivò soltanto con l'impero romano. Divenne infatti una colonia dell'impero nel 241 a.C., conosciuta con il nome di Spoletium.
Il carattere autentico di un vino si sposa perfettamente con il paesaggio e il suo territorio ecco perché sono stati realizzati dei veri e propri itinerari, come le Strade del Vino che permettono di conoscere le stupende colline marchigiane gustando del buon vino. Le Strade del Vino consentono, quindi, al turista, di visitare cantine e aziende vinicole tra le più famose del mondo tra paesaggi incontaminati e borghi medievali di rara bellezza.
Le principali
Strade del Vino delle Marche sono quelle del Verdicchio dei Castelli di Jesi, del Verdicchio di Matelica, del Rosso Piceno Superiore, del Lacrima di Morro d'Alba, del Rosso Conero e del Bianchello del Metauro.
<< Il Lacrima di Morro d'Alba, chiamato anche Lacrima di Morro, è un vino rosso DOC marchigiano la cui produzione è consentita unicamente in Provincia di Ancona (Regione Marche) nella zona di Morro d'Alba e comuni limitrofi. Viene commercializzato prevalentemente nelle tre versioni riconosciute dal disciplinare di produzione ("Base", "Superiore" e "Passito") ed è ottenuto utilizzando l’antica varietà di uva nera locale detta Lacrima.
Tipico vino autunnale semi-aromatico da consumarsi preferibilmente giovane (per la bassa presenza media di tannini), ma anche invecchiato dopo affinamento in bottiglia. Accostato ad alcuni primi e antipasti marinati (pescato azzurro, stoccafisso) o con il famoso brodetto di pesce alla fanese.
<< Il Verdicchio di Matelica è un vino a Denominazione di Origine Controllata (DOC) prodotto nei comuni di Matelica, Esanatoglia, Gagliole, Castelraimondo, Camerino, Pioraco in provincia di Macerata e Cerreto d'Esi, Fabriano in provincia di Ancona.
Matelica si trova nel cuore delle Marche, partendo dalle Grotte di Frasassi, autentica meraviglia del creato con le sue sale simili a cattedrali del sottosuolo, si dirama la zona dove si produce l'esclusivo Verdicchio di Matelica.

<< Il Verdicchio dei Castelli di Jesi è un vino a Denominazione di Origine Controllata (DOC) prodotto nelle province di Macerata e di Ancona. Si abbina alla cucina marinara: antipasti di pesce anche crudo, paste/risotti/zuppe di pesce, grigliate miste di pesce, pesce arrosto in particolare pescatrice/rombo/spigola. Accompagna anche le carni bianche in particolare il coniglio.
Jesi è un comune italiano della provincia di Ancona, nelle Marche posizionato lungo il medio corso del fiume Esino, è il centro più importante dell'intera Vallesina, Insieme ai Castelli di Belvedere Ostrense, Castelbellino, Castelplanio, Cupramontana, Maiolati Spontini, Mergo, Monsano, Montecarotto, Monte Roberto, Morro d'Alba, Poggio San Marcello, Rosora, San Marcello, San Paolo di Jesi, Santa Maria Nuova, Serra de' Conti, Serra San Quirico, Staffolo
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<< Rosso Piceno Superiore. Nonostante faccia parte del disciplinare del Rosso Piceno, si tratta di due vini molto diversi sia per caratteristiche che per area geografica. Il vino a DOC "Rosso Piceno Superiore" non può essere immesso al consumo in data anteriore al 1º novembre dell'anno successivo a quello di produzione delle uve. La zona iscrivibile è molto ristretta, tutta contenuta all'interno della fascia collinare della provincia di Ascoli Piceno. Età media 2-5 anni, alcuni esemplari si sono dimostrati eccezionali fra i 6-9 anni. La Strada del Vino Rosso Piceno attraversa il comprensorio geografico ristretto in cui il vino Doc raggiunge i risultati più lusinghieri. Il percorso parte da Offida, il cui centro storico è racchiuso all’interno delle antiche Mura Castellane (sec. XII) testimonianza di un illustre passato.
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